Descrizione
«La meritocrazia sta diventando la nuova religione del nostro tempo, i cui dogmi sono la colpevolizzazione del povero e la lode per la diseguaglianza… Nel XX secolo, in Europa, abbiamo combattuto la diseguaglianza come un male; nel XXI secolo, è bastato cambiarle nome (meritocrazia) per trasformare la diseguaglianza da vizio a virtù pubblica» (Luigino Bruni).
Per i “posti chiave” della società si scelgono manager da curriculum affollato di master e titoli di studio, incapaci di vere relazioni, di etica e di umanità. Qualità in forte ribasso che sono anche alla radice dell’attuale crisi economica. Sono le idee di partenza di questo prezioso saggio di Luigino Bruni, economista, storico e profondo conoscitore della Scrittura. Un testo in cui analizza i fondamenti filosofici del merito: da categoria teologica a dogma economico. E cerca nella Bibbia il valore del merito. Un’analisi approfondita tra i libri sapienziali (Giobbe e Qoelet) e quelli storici, in particolare nei Libri dei Re.
Perché comprarlo?
• Un testo magistrale di un economista sapiente che continua a puntare lo sguardo sulla reciprocità, il bene comune e l’attenzione alla persona.
• «Un economista “che legge la Bibbia”», come egli stesso ama definirsi, e che ci si immerge con le tematiche dell’economia e dell’etica.
• Un libro che porta a riflettere sul merito come risultato delle azioni generate dai talenti e dall’impegno, per arrivare al dono gratuito dei talenti ricevuti e dare spazio ad una nuova prospettiva economica giusta, non puramente individualistica.